Aldo Capitini, studioso poliedrico, instancabile sperimentatore e teorico di una nuova socialità ispirata ai valori della nonviolenza e della democrazia, ha lasciato tracce profonde e durature nel corso del tempo.
In un presente in cui il fine, fatto di consumismo e massimizzazione dei profitti, giustifica sempre i mezzi, il pensiero di Aldo Capitini è ancora generativo e oggi più che mai i suoi temi sono di urgente attualità.
Il Comitato Nazionale per le Celebrazioni del Centenario dell’elaborazione degli Elementi di un’esperienza religiosa di Aldo Capitini istituito presso l’ Università per Stranieri di Perugia, dal lavoro congiunto della Prof. Giovanna Scocozza e della Prof. Chiara Biscarini, in collaborazione con il Comune di Assisi e Comune di Perugia, nasce proprio con il fine di rievocare il pensiero di Aldo Capitini partendo dal centenario dell’elaborazione della sua prima opera letteraria, “Elementi di un’esperienza religiosa” dove egli esprimeva, una visione del mondo radicalmente diversa dalla cultura del tempo e profeticamente diversa anche alla cultura odierna.
Obiettivo del comitato è infatti quello di celebrare una visione del mondo capitiniana attraverso un percorso concettuale volto alla riattualizzazione del pensiero dello studioso, adottandolo come chiave di lettura alle sfide alla pace che caratterizzano la modernità.
Mettendo al centro della discussione gli elementi della riflessione dell’intellettuale umbro, Venerdì 29 marzo presso l’Università per Stranieri di Perugia (Palazzo Gallenga – Sala Goldoni) alle ore 10, avrà luogo l’incontro Elementi di una esperienza #sostenibile, un evento che intende concentrare l’attenzione su tematiche di sostenibilità ambientale, andando ad indagare la complessa e controversa relazione Uomo-Natura che si è delineata in cento anni di sviluppo in-sostenibile.
A tal proposito, un passaggio fondamentale del pensiero e della pratica nonviolenta di Capitini è la considerazione che egli ha delle “cose”, ossia degli organismi inanimati. L’acqua, la terra, l’aria e tutti i tipi di esseri viventi che ci circondano sono nostri “collaboratori nel bene” e per questo motivo siamo tenuti ad assumere un atteggiamento nonviolento nei loro confronti. Infatti, adoperare una cosa a “fin di male” è per Capitini una forma di violenza. Questo atteggiamento nonviolento non assume un’inclinazione ambientalista, ma piuttosto un’attitudine molto più simile a quella che oggi definiamo “sostenibile”. A conferma di ciò, Capitini sosteneva che la nonviolenza consisteva non nel lasciare intatte le cose, ma bensì nel non sciuparle, ad esempio mutandole di luogo senza alcuna ragione, studiandole soltanto per l’utile o lavorandole senza cura né intelligenza.
«Se oggi non ci sembra possibile rispettare su tutta la linea la vita degli organismi, dobbiamo comunque farlo in un’ottica nonviolenta. La scienza ci viene fornendo materiali che permettono sempre più di risparmiare la distruzione degli organismi. […] Se non si può far tutto, molto si può certamente fare, e si deve: siamo anzi in ritardo.»
La stessa visione è espressa nell’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibilie: un programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità, adottata dai 193 paesi delle Nazioni Unite.
Esprimendo un chiaro giudizio sull’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo, non solo sul piano ambientale, ma anche su quello economico e sociale, la comunità internazionale ha dunque lavorato alla creazione di un programma d’azione volto al raggiungimento di obiettivi utili a tracciare un nuovo paradigma di sviluppo umano.
Sulle orme di questo percorso concettuale, la giornata seminariale “elementi di un’esperienza sostenibile”, si pone l’obiettivo di aprire un dialogo interdisciplinare assumendo come nodo focale il paesaggio naturale.
Il seminario è organizzato nell’ambito delle attività del Centro SHeC (Centre for Sustainable Heritage Conservation) e del comitato nazionale per le celebrazioni del centenario delle elaborazione degli “Elementi di un’esperienza religiosa” di Aldo Capitini.
Per maggiori informazioni sull’evento:
https://www.unistrapg.it/it/elementi-di-una-esperienza-sostenibile