Un grande “innovatore” diceva che tutto sembra impossibile fino al momento in cui non arriva qualcuno che riesce a realizzarlo. Sono proprio i bisogni che fin dall’antichità hanno spinto l’uomo a superare i propri limiti e a trovare delle risposte più o meno creative alle proprie esigenze, contribuendo in molti casi al benessere collettivo.
E sono sempre i bisogni e le esigenze delle persone a spingere oggi individui o gruppi ad andare oltre, a guardare al di là di quelli che sono i propri confini e utilizzare le proprie risorse per creare qualcosa di utile alla società. Questa è la storia di Toyota Motor Italia e Superegg: da una parte una casa automobilistica, dall’altra un communication studio.
Due realtà a colpo d’occhio appartenenti ad ambiti differenti ma unite da una missione comune, quella di guardare oltre e di rendere possibile ciò che fino a ieri era considerato impossibile: far vivere la musica ai sordi.
“Ascoltare la musica è un’esperienza normale per le persone udenti, penso che siano in pochi durante un concerto a chiedersi in che modo riusciamo ad attivare l’udito e a percepire quindi il suono. Nelle persone non udenti tutto ciò non risulta cosi scontato. Con la tecnologia delle Toyota Sensitive Spheres abbiamo cercato di colmare questa mancanza” racconta Patrizia Brunetti, Direttore Pubbliche Relazioni della Toyota Motor Italia .
Le Toyota Sensitive Spheres sono costituite da un’interfaccia di connessione che permette di far rapportare le persone non udenti con la musica. Si tratta di semisfere costruite con un software in grado di interpretare il segnale musicale riportandolo nel device in diversi modi.
“Questo crea un’interfaccia che non ha la pretesa di ridare l’udito ai sordi ma di costruire un’esperienza e di fare in modo che i non udenti possano essere coinvolti insieme al resto degli spettatori all’evento live del concerto” racconta Paolo Platania managing director di Superegg.
Le Toyota Sensitive Spheres che nascono dalla profonda sinergia tra Toyota Italia e Superegg in stretta collaborazione con ENS (Ente Nazionale Sordi), riescono a far percepire l’esperienza musicale ai non udenti riproducendo le onde sonore attraverso dei dispositivi capaci di tradurre l’input musicale in un output fatto di vibrazioni, luci e colori. Le vibrazioni esprimono il ritmo e la varie tonalità, riuscendo a far percepire ai sordi le onde sonore attraverso stimoli tattili. Le luci, associate a frequenze diverse del suono, riescono a far meglio comprendere il ritmo della melodia e attraverso i giochi di colore si esprime il mood della musica, da tonalità rosse per le melodie dolci alle tonalità blu per le melodie più fredde.
La fisica acustica conferma infatti che il suono è creato da vibrazioni e le vibrazioni risultano dunque essere l’unico modo dei non udenti per avere un’ idea di suono.
“Le comunità di persone sorde a volte utilizzavano dei palloncini gonfi per la trasmissione dei suoni. In presenza di onde sonore nell’aria il palloncino vibra restituendo questa vibrazione nelle mani del non udente. Questo è anche un po’ il nocciolo dal quale siamo partiti. Le sfere sono costituite sullo stesso principio base del palloncino, sviluppate chiaramente in maniera più estesa e tecnologica” spiega il managing director di Superegg.
Dopo il successo del primo Toyota Sensitive Concert tenutosi a Maggio presso il Toino Jazz Festival, l’esperienza è stata replicata a Perugia per Umbria Jazz, uno dei più importanti festival internazionali di musica di cui Toyota è stato sponsor ufficiale.
Lo scorso 12 luglio, i concerti di Stefano Bollani e della Paolo Fresu Bass Band, sono stati trasformati in impulsi tattili e visivi dalle sfere Toyota, permettendo ai non udenti di godersi l’esperienza di un concerto live insieme al resto del pubblico. Il jazz è diventato così per la prima volta un’esperienza multisensoriale, regalando una performance ad alto impatto emotivo e scenografico che ha coinvolto l’audience nella sua totalità in un’arena Santa Giuliana tripudio di colori, vibrazioni, suoni ed emozioni.
“La mission di Toyota è da sempre quella di realizzare e rendere concreta la – Human Innovation – l’innovazione dedicata al miglioramento della vita delle persone” dichiara Patrizia Brunetti. “È per questo motivo che abbiamo deciso di dare vita al progetto del Sensitive Concert e di portarlo avanti, per rispondere sempre di più alle esigenze dei sordi e in generale di tutti i cittadini. Toyota fa dell’innovazione uno dei pilastri della propria filosofia aziendale. Ascoltiamo le esigenze dei nostri clienti e di tutti i cittadini per migliorare non solo nella produzione delle vetture, ma anche nell’offrire una diversa qualità di vita. In questo caso, le Sensitives Spheres e le successive implementazioni tecniche interattive apportate, ne sono una testimonianza”.
Per capire che quello di Toyota è un esperimento ben riuscito è bastato osservare gli occhi delle persone non udenti emozionarsi nel sentire per la prima volta la musica grazie alle vibrazioni emesse dalle sfere. Veder partecipare i sordi a un’esperienza considerata per loro impossibile fino a quel momento, vederli ridere, vederli ballare ed entusiasmarsi con le mani appoggiate alle Toyota Spheres è stata un’esperienza di fortissimo impatto non solo per i non udenti ma per la totalità del pubblico presente.
“Durante il concerto di Bollani e Fresu a Perugia ho visto una bambina sordo-cieca non staccarsi mai dalla sfera. È stato un momento davvero toccante” ci racconta Patrizia Brunetti.
Un concerto quello di Perugia che ha avuto come protagoniste delle sfere modificate ad hoc per soddisfare sempre più le esigenze dei sordi.
È stata infatti implementata un’interfaccia di controllo multicanale, il sound control, in grado di trasformare le Toyota Spheres in veri e propri dispositivi multimediali interattivi. Attraverso il controllo rotativo, l’utente ha potuto partecipare attivamente all’ “ascolto” del brano suonato in quel momento, selezionando quale strumento, o quale tipologia di strumenti, far riprodurre dal dispositivo.
Quella tra Toyota, Superegg e ENS è una sinergia e una collaborazione che Platania e Brunetti promettono porterà a importanti progetti futuri. “Stiamo lavorando a ritmo serrato sull’evoluzione di questo device. Da settembre cercheremo un partner scientifico per creare un laboratorio comune. Stiamo inoltre ragionando sulle possibili sperimentazioni del prodotto, ad esempio adattare i dispositivi all’ambito museale e a quello artistico performativo” spiega Paolo Platania.
Importantissime saranno sicuramente le evoluzioni che le sfere potranno avere in ambito di utilizzo. “Da vari artisti che potrebbero portarle in tour, a importanti location a Milano e Roma che le potrebbero adottare come interfaccia stabile nelle loro strutture, portando il progetto da un livello episodico a uno più stabile e strutturato” spiega il managing director di Superegg.
“Sia personalmente che professionalmente dare un valore aggiunto al proprio lavoro è davvero gratificante” dichiara il Direttore Pubbliche Relazioni Toyota Motor Italia “ci stiamo rendendo conto di aver davvero creato un’innovazione che potrà fare la differenza nella vita delle persone” conclude Patrizia Brunetti.