“Lakes, whether natural or artificial, fresh or saline, are important and dramatic features of our global landscape. They have been centres of cultural development in Italy and throughout the world over many centuries. In addition to providing their services in terms of increased food supply, safe drinking water and satisfying other water needs for human health and wellbeing, these ecosystems are symbols of inspiration, creativity and spiritual manifestations that constitute the ‘heartware’ that enriches and elevates human existence. Thus, lakes are a global heritage that must be restored and protected to enhance their life-supporting ecosystem services, including those associated with their linkages to other aquatic ecosystems. These linkages also have important scientific and governance implications in meeting human and ecosystem water needs. Along with many other lakes in our world, Lake Trasimeno provides a perfect example of the enriching role that lakes can have in stimulating the cultural evolution of humanity, as highlighted in the discussions of the 15th World Lake Conference held in this beautiful city of Perugia during 1 to 5 September, 2014.”
Sono le parole della Perugia Declaration stilate durante la cerimonia di chiusura della quindicesima edizione della World Lake Conference. Parole discusse e approvate, con l’aiuto di tutti i partecipanti alla conferenza, dal comitato scientifico di Ilec, il Rettore Unesco-Ihe András Szöllösi-Nagy, i rettori dell’Università per Stranieri di Perugia, dell’Università degli Studi di Perugia, il ministro dell’ambiente indonesiano Balthasar Kambuaya e le autorità locali della Regione Umbria.
La città di Perugia lo scorso anno è stata infatti scelta per ospitare la quindicesima edizione della Conferenza Mondiale dei Laghi dal 1 al 5 Settembre 2014. Evento scientifico di grande prestigio ed importanza organizzato da Associazione Usma 2007 – Umbria Scientific Meeting Association e Ilec – International Lake Environment Committee Foundation.
“Sappiamo che il lago Trasimeno ha una storia quale risorsa idrica nei secoli che la conferenza internazionale non ha potuto ignorare avendo avuto tra i suoi obiettivi quello di un’analisi approfondita delle problematiche dei laghi” ha dichiarato Masahisa Nakamura, direttore del comitato scientifico WLC15. La Conferenza, che il prossimo anno farà tappa a Bali per la sua sedicesima edizione, è stata infatti incentrata nel tema “Lakes: The Mirrors of the Earth. Balancing Ecosystem Integrity and Human Wellbeing”offrendo un’occasione di confronto e scambio di conoscenze ed esperienze riguardanti la gestione, la conservazione ed il recupero delle aree lacustri con temi organizzati in più di 40 sessioni.
Un evento che ha coinvolto oltre 800 partecipanti provenienti da 61 paesi appartenenti ad agenzie nazionali ed internazionali, organizzazioni non governative, istituzioni accademiche, organizzazioni del settore privato specializzate nella gestione delle risorse idriche e di altre risorse ambientali ed altre organizzazioni coinvolte nella gestione delle aree lacustri.
La World Lake Conference ha rimarcato la presenza nel territorio di un lago di grande importanza come il Trasimeno avvalorando sicuramente tutti gli sforzi profusi nel corso degli anni dalla Regione Umbria e dalle Università per attuare politiche di tutela e valorizzazione del lago e del suo sistema.
Dal 2007 infatti è stato ratificato il protocollo d’intesa tra Governo, Unesco e Regione Umbria relativo al proseguimento a Perugia del Programma Mondiale di Valutazione delle Acque. Il Segretariato del Wwap, inizialmente ospitato a Parigi presso il quartier generale dell’Unesco, si è trasferito in Umbria nel cuore verde d’Italia presso Villa La Colombella, ex sede dell’Università per Stranieri di Perugia.
Il Programma mondiale di valutazione delle Acque (Wwap), è un programma delle Nazioni Unite istituito nel 2000, allo scopo di sviluppare politiche e pratiche di gestione per migliorare la qualità delle risorse di acqua dolce, individuando allo stesso tempo soluzioni per superare le situazioni di crisi idrica nei Paesi.
La finalità di Un Water è quella di contribuire a sviluppare e potenziare un impegno congiunto da parte delle Nazioni Unite e di altri soggetti esterni, ai fini di perseguire gli obiettivi stabiliti dalla comunità internazionale riguardo alle risorse idriche.
Uno degli obiettivi centrali del Wwap quindi è quello di aiutare i paesi a rafforzare una migliore gestione delle risorse idriche. Obiettivo perseguito anche grazie al il World Water Development Report, un’indagine che attraverso precisi case studies fornisce delle analisi approfondite dello stato delle risorse di acqua dolce e delle criticità connesse alla gestione della stessa.
“Aiutiamo i governi a monitorare meglio lo stato delle loro acque a livello nazionale, attraverso la produzione di un rapporto globale che riunisce tutte le informazioni recepite dalle agenzie ONU che si occupano di acqua” racconta Francesca Greco dell’Un Wwap Unesco Gender and Water “in questo modo diamo un contributo tangibile ai capi politici nel prendere decisioni consapevoli”.
Il lavoro del WWAP e la partecipazione allo stesso di esperti di diversi settori,ricercatori, docenti universitari, consulenti e ovviamente delle Agenzie delle Nazioni Unite, ha prodotto infatti negli ultimi dieci anni delle pubblicazioni finalizzate a fornire ai decision makers un supporto informativo che possa indirizzare le scelte politiche ed economiche di gestione delle acque.
Nel 2013 sempre nel capoluogo umbro è stata istituita la Cattedra Unesco in ” Gestione delle Risorse Idriche e Cultura” in seguito all’accordo tra l’Unesco , l’Università per Stranieri di Perugia e il Centro Interuniversitario di Formazione Internazionale( H2CU ).
La cattedra, l’unica in Italia del settore water management, ha come scopo quello di promuovere un sistema integrato di ricerca, formazione , informazione e documentazione sulla gestione delle acque .
La Cattedra Unesco, vanto dell’Università per Stranieri di Perugia che ne ospita la sede, si pone l’obiettivo di sviluppare attività di ricerca, didattica e comunicazione in ambito multidisciplinare sul tema dell’acqua creando una rete di docenti, ricercatori e studenti che partendo da Perugia possano coinvolgere tutto il territorio nazionale come ponte di collegamento con le altre cattedre Unesco a livello mondiale.
Sulla scia di questo importante incarico e per comprovare l’impegno profuso a sostegno della ricerca per la salvaguardia delle risorse idriche e dell’organizzazione della WLC15 in collaborazione con ILEC, Giovedì 19 Novembre presso l’Università per Stranieri di Perugia ha avuto luogo una lezione congiunta in diretta con l’Università della Prefettura di Shiga in Giappone.
La lezione dal titolo “La cultura dei laghi” è stata diretta dalla Prof.ssa Ing. Chiara Biscarini e il Prof. Takeshi Tojo che hanno sottolineato l’importante sinergia tra l’Università per Stranieri di Perugia e quella della Prefettura di Shiga nel portare avanti progetti congiunti nell’ambito di gestione, conservazione, recupero delle risorse idriche.